Energia

Riscaldamento a biomassa

Stai ancora aspettando l’estate? … scaldati con la biomassa

Nel momento di cambiare una caldaia tradizionale, è bene guardarsi un po’ in giro ed approfondire la propria conoscenza sulle nuove biotecnologie perchè ci consentono, oltre al rispetto per l’ambiente, di risparmiare parte del nostro denaro sulle spese per il riscaldamento invernale.

Il dilemma è sempre aperto: è meglio restare sul tradizionale gas naturale o optare per materiali rinnovabili, come il legno? Sicuramente, entrambe le soluzioni portano i loro vantaggi e svantaggi. Per quanto riguarda il riscaldamento con caldaia a biomassa c’è da dire che i vantaggi ci sono e non sono sottovalutabili, come riporta una ricerca di Qualenergia.it. Per prima cosa possiamo dire che questa soluzione rispetta l’ambiente, bruciando biomassa si inquina decisamente meno che bruciare il metano o il gpl.

Il secondo punto a favore delle caldaie a biomassa è che, una volta ammortizzata la spesa effettuata per l’acquisto della caldaia, il risparmio è garantito nel tempo e il prezzo del combustibile non segue le impennate dei prezzi dei combustibili fossili.

Le caldaie a biomassa possono essere divise in tre tipi fondamentali, in base al combustibile utilizzato, per cui avremo:

  1. Caldaia a legna;
  2. Caldaia a cippato, ovvero piccoli pezzetti di legno residui delle segherie;
  3. Caldaia a pellet;

Per quanto riguarda la scelta, occorre tenere in considerazione anche la dimensione degli ambienti da riscaldare. Infatti, per riscaldare un singolo appartamento non possiamo prendere in considerazione la caldaia a cippato, perchè necessita di un estrattore e un enorme silos di deposito. Questa soluzione sarà invece ideale per il riscaldamento di grandi spazi centralizzati, come un grande condominio o più edifici collegati.

Per i nostri appartamenti o villetta singola, la soluzione più indicata sembra quella della caldaia a legna. I modelli più tecnologici, oltre ad avere accensione automatica, arrivano a rendimenti superiori al 90%. L’unica pecca, c’è da dirlo, resta il carimento della legna e lo svuotamento della cenere che viene ancora fatto a mano.

Per quanto riguarda il pellet, infine, sembra la soluzione più comoda. Lo svuotamento della cenere può essere effettuato una volta all’anno e le macchine sono del tutto automatiche.

E il risparmio? A parte il prezzo d’acquisto, che è di 1,5-3 volte superiore alle macchine tradizionali a gas, si può dire che l’investimento medio di una classe 3 con certificazione EN 303/05 può essere ammortizzato in 3-6 anni. Se poi teniamo conto degli incentivi e delbonus statale del 55% sulla macchina, ecco che il risparmio comincia a diventare sostanzioso.

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