Benessere

CONOSCERE LE ALLERGIE

“Nella vita non c’è nulla da temere, solo da capire” ci ricorda Marie Curie.
È fondamentale, al giorno d’oggi, districarsi nel marasma di notizie circolanti riguardo il mondo delle allergie. Saper riconoscerle è di grande aiuto per chi è alla ricerca di risposte concrete.

Le allergie rappresentano un gruppo di malattie eterogenee, basate su un meccanismo comune: il sistema immunitario, normalmente implicato nella difesa contro infezioni da virus e batteri, non riconosce più sostanze innocue con le quali veniamo a contatto (pollini, animali, alimenti, sostanze chimiche, ecc.) e ne scatena una “reazione anomala” che può coinvolgere diversi organi ed apparati (es. respiratorio, digerente, cutaneo) nonché l’intero organismo.

Ma quanti tipi di allergie esistono?

  • Allergia respiratoria (rinite allergica ed asma bronchiale)
  • Allergia a farmaci
  • Allergia a veleno di imenotteri
  • Allergia alimentare
  • Allergie dermatologiche (orticaria e dermatiti allergiche da contatto).

Questa rappresenta la principale classificazione di un mondo che tuttavia può essere più vario.

Ricordiamo, inoltre, che le allergie possono manifestarsi con vari livelli di gravità. I disturbi possono essere lievi e tollerabili, oppure più gravi, fino all’asma non controllata, alle gravi dermatiti, alle reazioni anafilattiche. La diagnosi di allergia è un momento fondamentale in quanto tenta di identificare

la sostanza responsabile della reazione allergica. Rappresenta un percorso complesso che richiede la figura dello Specialista Allergologo, con specifiche competenze.

Dopo accurata storia clinica del paziente, la diagnostica allergologica si avvale di test su più livelli, dai test cutanei in vivo (prick test), in cui si mette a diretto contatto l’estratto allergenico con la cute del paziente a quelli in vitro (ematici, sierologici) e con la recente ed innovativa diagnostica molecolare, che consente di individuare in maniera specifica le molecole alle quali siamo allergici.

In ultimo, ma non meno importante, è il rapporto che si instaura tra il clinico e il paziente.

Solo una stretta alleanza medico-paziente ed un adeguato percorso diagnostico terapeutico sono garanzie di salute. Negli ultimi anni si è assistito malauguratamente ad un’inversione di rotta riguardo il rapporto medico-paziente. Da rapporto di fiducia assoluta si è passati a continue contraddizioni, sfiducia e difficoltà comunicative. Ciò si è tramutato nell’inevitabile aumento della medicina difensiva. Ma è forse giunta l’ora di cambiare rotta e di iniziare a guardarsi negli occhi e a lavorare su una comunicazione efficace.

Ne trarrebbero beneficio entrambi.

Dott.ssa Loredana Della Valle
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